"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

venerdì 10 dicembre 2021

Mercatino di Natale 2021

Riprendiamo la tradizione! 

Il nostro Mercatino di Natale vi attende sabato 11 e domenica 12 dicembre alle porte delle chiese per sostenere i progetti dei nostri missionari. 

Ecco alcuni esempi di quello che troverete...







domenica 3 ottobre 2021

A otto giorni dall’arrivo in Camerun

 

                                                              Yaoundé, 26/09/2021

Cari amici e amiche di Erba

Appena arrivato in Camerun vorrei condividere con voi alcuni flash di vita,  per dirvi che sto bene e che già ho avviato la mia presenza nel nord est della capitale iniziando a conoscere e a stimare questa terra africana. Siamo nella stagione delle piccole e ultime piogge, aria fresca, si passa dai 33° con il sole ai 23° sotto i temporali. Diario:


Sabato 18.09 atterriamo all’aeroporto Nsimalen di Yaoundé alle 5 di mattina, pochi i voli e povero l’ambiente che ci accoglie, uno solo il cartello pubblicitario dei prossimi giochi di calcio per la Coppa delle Nazioni d’Africa che verrà disputata in Camerun l’anno prossimo a causa covid-19. Facciamo un tampone rapido disponendoci per file di sedie nella sala d’aspetto grigia poi passato il controllo del libretto giallo dei vaccini e del passaporto, eccoci fuori mentre albeggia. L’autista di un furgoncino privato ci porta al Pime. Il paesaggio è vuoto, la strada che attraversa le sette colline della capitale che si sta svegliando mostra la sua incompiutezza e precarietà tra case e quartieri poveri, passando per il centro la city si mostra moderna.


Domenica 19.09 Eccomi in chiesa alle 6.00 in una delle due parrocchie in cui lavorerò: st.Blaise. Resto meravigliato, la celebrazione è un’esplosione di canti sostenuti dai ritmi di 6 xilofoni in legno e due tamburi che fanno aprire la bocca anche a chi come me arriva assonnato. Partecipano almeno 600 persone, poi ci saranno altre 4 messe, l’ultima alla sera alle 17 la presiedo con 200 giovani e ragazzi. Un altro mondo si apre…


Lunedì 20.09 con l’elettricista italiano che è venuto per vivere un mese di volontariato andiamo ad acquistare le SIM per i cellulari e collegarci ad internet. Cerco di trattare sui prezzi ma qui le compagnie dei telefoni (le stesse d’Europa) si fanno pagare ben più che in Italia per offrirti contratti di un solo Giga al giorno… e avendone bisogno in più occorrerà poi sottoscriverne altri più onerosi; purtroppo, il colonialismo non è affatto terminato.

Martedì 21.09 Camminiamo a lato della strada tra botteghe e venditori di frutta e con Giuseppe cerchiamo una farmacia per prendere 2 scatole di Malarone un medicinale che protegge dalla malaria. Lui ne ha iniziata la terapia e occorre continuare per tutto il mese e dopo il rientro per qualche giorno ancora) riusciamo a trovarlo: il prezzo è 40.000 franchi camerunesi una scatola (in Italia circa 60 euro), l’impiegata ci guarda per vedere se la vogliamo acquistare davvero … sapremo dopo che lo stipendio di un impiegato statale è di 32.000 franchi al mese…e noi ne abbiamo bisogno due! Capisco bene la sua sorpresa.

Mercoledì 22.09 in mattinata usciamo, andiamo a presentarmi all’Arcivescovo (assente) anzi al suo Vicario Generale: salutarlo e conoscerci. Poi di corsa per cercare di fare tutti i documenti necessari: residenza, casella giudiziaria, lettera di lavoro, tutti devono essere poi mostrati e timbrati all’Ufficio Centrale di Polizia...con mia grande soddisfazione riusciamo a fare tutto in 5 ore. Torniamo stanchi e sotto un diluvio ma credo in nessuna grande città italiana avrei potuto fare altrettanto, en Afrique c’est vit!!


Sabato 25.09 Fatico ad alzarmi così presto (manco di allenamento si vede), le lodi alle 5.45 (con 40 persone) e la messa delle 6.00 con 100 persone presenti alla parrocchia di ND di Lourdes dove vi ritorno per le confessioni alle 13.00 durante un mini-ritiro di un gruppo di preghiera. Sono colpito dalle difficoltà di vita della gente che viene per la confessione e dalla loro fiducia nel Signore. Accolgo le sofferenze di madri, la difficoltà di giovani che cercano un lavoro e nelle loro parole sento passare la vita accanto a me. Chiedo per loro aperture di nuove possibilità e per me l’intelligenza di crearne di nuove.

Ecco alcuni momenti vissuti in questi primi giorni, il lavoro pastorale non manca e poi inizierò a collegarmi a Istituti e Licei per una pastorale degli studenti. L’Africa è il continente più giovane e si vede, sono solo all’inizio della mia presenza e occorre conoscere e scoprire ancora tanto, vi chiedo di accompagnarmi nella preghiera. Un saluto e di nuovo il mio grazie a ciascuno di voi a Nisshash e alla Comunità pastorale di Erba per l’amicizia e l’accoglienza ricevuta durante le mie vacanze. 

A bientot  p.Luca

martedì 1 giugno 2021

Assemblea 2021

 


Custodire uno sguardo attento al mondo

Milano, 28 maggio 2021

 Cari amici e amiche di Nisshash,

           eccomi finalmente a concretizzare il desiderio di scrivervi. In effetti mi sono resa conto che l'ultima mia lettera risale a metà novembre dell'anno scorso!

            Vi scrivo innanzitutto per dirvi tutta la mia gratitudine per la vostra tenacia e la perseveranza con cui portate avanti la vita dell'Associazione in questo tempo ancora molto segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze che in un modo o nell'altro ci toccano tutti quanti. Penso in modo particolare a chi ha perso persone care o a chi, a causa di questo virus, si trova in situazioni economiche difficoltose o a chi ha perso fiducia e anche la fede... o ancora a quanti hanno sofferto tanto la solitudine o hanno vissuto questa malattia in modo pesante....      

           Anche il nostro quartiere di periferia a Milano è stato visitato da questo virus, e, in alcune case, ha portato tanta sofferenza e dolore. Molte famiglie, già al limite della sopravvivenza, vivono tuttora in grandi difficoltà, per non parlare dei bambini che non hanno potuto seguire la scuola a distanza per mancanza di strumenti e di risorse educative e umane nell'ambito familiare. Vari volontari della parrocchia sono riusciti ad andare incontro in parte a questa mancanza, ma molti nuclei non si sono potuti raggiungere e sostenere.

            In Paraguay la situazione rimane molto grave. Per intenderci, considerando in proporzione il numero di abitanti, i contagiati e i morti da coronavirus sono paragonabili a quelli del Brasile. Il sistema sanitario è molto precario e sono pochissime le strutture adatte per far fronte ai casi più gravi. Non dimentichiamoci poi che tutto ciò che riguarda le cure mediche si paga! E i vaccini cominciano solo ora ad arrivare! Ho parlato un mesetto fa con il vescovo della Diocesi dove eravamo e mi diceva la sua preoccupazione e sconforto insieme a una grande impotenza, in un periodo in cui, tra l'altro, c'è in atto una crisi di governo. Proprio ieri ho ricevuto una mail dal padre Celso che vi riporto qui tradotta: "Siamo in zona rossa per quanto riguarda il Covid. Molti morti a San Pedro. Intere famiglie che muoiono. Non abbiamo vaccini. Le donazioni di vaccini stanno arrivando ora. Ma non abbiamo ancora raggiunto il tasso di vaccinazione del 2%. Qui quasi tutti i sacerdoti della diocesi sono già stati infettati. L'ultimo ad esserlo è stato Mons Pedro. Grazie a Dio, l'hanno superato tutti. A Yvapovo, a causa di questa situazione non riesco ad andare, ma sono in contatto con alcuni responsabili della comunità. Il fatto che sono un villaggio piuttosto isolato li ha protetti finora dalla pandemia. Ringraziano, e ringrazia anche da parte mia, l'Associazione Nisshash per il sostegno dimostratoci anche in questo periodo difficile per tutti".

            Carissimi, scrivendovi queste righe non posso non allargare il mio sguardo ancora oltre, su tanti Paesi, città, villaggi, nel mondo intero, che vivono realtà pesantissime, non solo legate al covid 19. L'India, Il Myanmar, la Terra Santa, il Niger, il Congo, solo per citarne alcune. Penso anche all'Etiopia, alla Costa d'Avorio, all'India, alla Colombia.....E vi confesso che quando allargo sguardo e cuore a queste dimensioni, da una parte sento un dolore misto a rabbia e a impotenza di fronte alle ingiustizie, agli abusi di potere, a tante vittime innocenti, dall'altra, per contrasto, prendo ancora più coscienza che non è così comune, né scontato avere tutto quello che qui abbiamo come risorse, possibilità, supporti...

           Come non ringraziare allora... per il dono della pace che viviamo, e per quello della fede che sa dare luce nuova a ogni cosa, per il bene di tanti su cui posso contare e per la solidarietà che vedo all'opera attorno a me...

           Imparare a ringraziare, a dire grazie, a scriverlo anche, alla fine di ogni giornata: grazie per quello che mi è stato donato quel giorno, la vita, la salute, l'amicizia, l'affetto di molti, le possibilità, i mezzi, l'educazione, la libertà.... mi aiuta a tener sveglio il cuore, a non scivolare nella lamentela o nella pretesa.... Lo vivo sempre di più come un atto di rispetto nei confronti di chi non ha o ha decisamente meno... un atto di fede e di giustizia.

           E poi continuare a tenere gli occhi ben aperti sul mondo, a cercare fonti di informazioni che rispettano la verità dei fatti, a non limitarmi al mio angoletto di vita e di terra, ma a sentirmi sempre più parte di un'umanità e di una terra in cui io, sì, ho il mio pezzo di responsabilità da giocarmi e da vivere!

           Carissimi, con il desiderio di custodire questo sguardo sveglio e attento al mondo e di coltivare un cuore grato, capace di riconoscere il bello e il buono che ogni giorno, poco o tanto, contiene, un cuore grato che sa dare una luce nuova e una nuova consapevolezza al nostro presente, un cuore grato che diventa capace di scelte di sobrietà e di povertà anche, perchè ci sia il necessario per tutti, vi abbraccio ciascuno e ciascuna!

           E a presto!......all'Assemblea di giugno!

           Valeria piccola sorella di Gesù

 

mercoledì 10 marzo 2021

Mercatino di Pasqua 2021

Carissimi, 
malgrado la chiusura e la fatica un po' di tutti, crediamo valga la pena di continuare a credere nel valore dei piccoli gesti a supporto di grandi progetti di solidarietà. Vorremmo dunque anche quest'anno proporre il nostro mercatino di Pasqua, finalizzando il ricavato al progetto "Acqua è energia" che prevede la costruzione di pozzi e di piccole scuole all'interno dei villaggi della missione di Padre Luca Galimberti.

La situazione attuale forse non ci permetterà di svolgere la tradizionale vendita alle porte delle chiese, è possibile però prenotare colombe di pasticceria, ovetti e biscotti chiamando o inviando un messaggio al numero: 3398722200, oppure mandando una mail a info@nisshash.org

Il termine ultimo per la prenotazione delle colombe è il 14/3/2021. 

Partecipate numerosi! 
 

martedì 2 febbraio 2021

Gennaio 2021

Fadjadougou, 25.01.21

Cari amici di Nisshash,

Vi scrivo con piacere dopo le feste e l’inizio dell’anno nuovo per rinnovare l’amicizia che ci lega da anni ormai.  Sono stati giorni di celebrazione del Natale come vedete dalla foto (la natività riletta dal vangelo di Luca e recitata con e per i bambini dei quattro villaggi più vicini al Centro di Fadjadougou: i pastori, la santa famiglia e l’angelo diritto in piedi, alla fine un piatto di riso con un pezzetto di carne a testa. Un Natale e un incontro pastorale in cui mi sono ritrovato a stretto contatto con i poveri.


I poveri, a volte vorremmo vederli chiaramente, per definirli e per risolvere con una bacchetta magica la sofferenza che portano, ma non è così…le povertà sono multiple e legate tra loro, toccano le persone e creano buchi nelle esistenze che non appaiono subito. Solo l’amicizia e la frequentazione aprono a un cambio di vita reale.

Ci troviamo nel 2021 e quando ero piccolo pensavo e dicevo le date pensando a come sarò cambiato e dove sarò nel 2021….  Così oggi guardandomi attorno e dietro di me ancora fatico a spiegarmi perché il mondo è così povero. Perché ancora il 70% della gente delle nostre piccole comunità sia analfabeta e firmi con una crocetta. Accosto comunità composte di giovani sposi (quasi tutti più giovani di me) veri lavoratori e con bambini piccoli, uomini e donne alla ricerca di una risorsa economica e di un pezzo di terra per vivere.

Questa è la fotografia del nord ovest della Costa d’Avorio, una composizione multicolore di etnie, di lingue di tradizioni e di danze comunitarie gioiose ma dentro un contesto difficile, di sradicamento, di scarsità di acqua e di varietà del cibo e tutti provati dalle malattie e dalla malaria che taglia le gambe e spegne la vita 

Vi scrivo che sono all’inizio, ma abbiamo già avviato con il vostro aiuto tante piccole attività e costruito le basi per una presenza che potrà dare voce e spazio alla dignità e al rispetto della vita di ciascuno (toilette e lavandini da piastrellare…sconosciuti nei villaggi):


Il salone degli incontri a fianco della chiesa con piastrelle e tra poco la pittura.

Il pozzo nuovo per l’acqua della missione che permetterà l’uso del vecchio pozzo alle case a fianco a noi e se funzionerà averne uno riservato per la missione grazie al sistema pompa ad immersione e pannelli solari già acquistati e da montare, frutto del vostro contributo. L’acqua è stata trovata a 7 metri speriamo.
Ora vi saluto con un abbraccio che possiamo darci via e-mail e Vi chiedo di continuare a non dimenticare i poveri nel vostro cammino di vita perché alla fine siamo proprio noi quei poveri bisognosi di amicizia e di fraternità vera. Ciao e grazie!
p.Luca