sr. Maria Luisa ci invia questi auguri..
"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)
mercoledì 19 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
Siamo in cammino, insieme
6 dicembre 2012
Cari amici di Nisshash,
Come vi ha accennato
e annunciato Giovanna, eccomi a raggiungervi con alcune righe, innanzitutto per
ringraziare ciascuna e ciascuno, davvero personalmente per quello
che fate, per quello che state portando avanti accompagnando e sostenendo i
nostri passi in terre lontane e coltivando, dove vivete, quei germogli di
giustizia, solidarietá e fraternitá che fanno bella la terra...
Mi sembra cosí
prezioso,
oltre che essere importante, questo desiderio che vi abita di
condivisione, di apertura a realtá lontane che a volte non trovano spazio nelle
notizie dei mezzi di comunicazione e che sono difficili e delicate a livello
politico e sociale e dove la povertá avvolge tutte le cose rendendo ancora piú complicata
la vita delle persone. Ed é una povertá che spesso é il risultato di una ingiustizia
planificata, che si esprime nel subdolo accaparrarsi delle ricchezze
locali da parte di multinazionali o di grandi potenze straniere. In Paraguay
sono soprattutto il Brasile, il Canada e l’Argentina e i grandi obiettivi sono
le piantagioni della soja e di alberi di eucaliptus: si possono vedere estensioni
vastissime di soya e numerose piantagioni di questi alberi che crescono rapidi,
sottraggono molta acqua alla terra e la impoveriscono e che vengono usati per la
produzione della carta.
Ma tutto
ció giá lo sapete bene...e lo conoscete meglio di me...
I
soldi che avete via via raccolto, con creativitá e impegno (che, per il basso valore che tiene il
Guaraní rispetto all’euro, sono davvero tanti: 200 euros equivalgono circa a 1200000
guaraní, che corrisponde piú o meno a un salario minimo, quindi al salario di
molta gente di qui) ci hanno aiutato a sostenere le spese dei viaggi,
dall’Argentina al Paraguay e, all’interno del Paraguay, nel periodo in cui ci
siamo spostate abbastanza per cercare un posto dove poter cominciare la
comunitá e anche ultimamante, avendo dovuto andare a Buenos Aires per un
incontro tra sorelle e per fare alcune pratiche e documenti. I mattoni e il
materiale annesso per la costruzione del basamento della
casa ci sono costati 150 euro, e altri 200 sono andati nella
costruzione delle pareti. Nelle prossime settimane prevediamo di spendere piu o
meno 1000 euro per le pratiche per ottenere la residenza temporanea, necessaria
per poter vivere nel paese legalmente. Prezioso dunque il vostro apporto...grazie
per aver dato del vostro perché questo inizio di fraternitá potesse avvenire! Grazie
da parte mia e anche della Fraternitá tutta...
Come potete
ben immaginare la gran parte dei soldi che avete inviato non li abbiamo ancora
spesi, per questo avremmo pensato di farli circolare e incanalarne una parte
per sostenere altre comunitá nuove che stanno nascendo, come per esempio quella
in Cambogia. Che ve ne pare? Per noi é importante che i soldi circolino, che
trovino un uso senza accumularli, il desiderio, come comunitá sarebbe quello di
condividere
e distribuire secondo i bisogni piú che di risparmiare...
Ma
soprattutto vorrei ringraziarvi per qualcosa che io sento ancora piú prezioso
della condivisione dei beni e che sento state e stiamo vivendo grazie a Nisshash,
cioé il percepire che siamo in cammino, insieme, portando dentro
un sogno, un desiderio (io lo sento cosí e cerco di raccontarvelo dal
mio sentire) il sogno di ascoltare la voce dei piccoli della Terra,
di quelli che il mondo dei potenti non tiene in conto e che subiscono
oppressioni e violenze di vario tipo. La voce che sale dall’ Etiopia, dal
Bangladesh, dal Paraguay, dal Sudan e da quanti altri Paesi travagliati al loro
interno, e credo che si possa dire anche da Erba, Como, Milano con i loro
contrasti sociali e economici, vero?...
Sono questi
piccoli
e emarginati della terra e nelle varie geografie, che mi spronano a
cercare cammini di giustizia, dove la semplicitá e la relazione fraterna
possano darsi la mano, dove uno impara a dire no a quello che non gli é
necessario e decide, dal profondo della sua libertá, di non lasciarsi ubriacare
dalle molte cose, dove, come dice un salmo, non mi ricordo il numero, le armi
si trasformeranno in falci e in aratri, gli strumenti della violenza in
strumenti per il quotidiano vivere e lavorare. Sono loro che
hanno suscitato in me domande come: di cosa ho realmente bisogno? quale
é la mia parte di responsabilitá in questo squilibrio tanto evidente che c’è
nel nostro mondo? che passo concreto fare oggi? quali sono le armi che mi porto
dentro e che, piú o meno consapevolmente, sfoderero quando l’altro nella sua
diversitá mi infastidisce e mette in questione le mie certezze? E questo accade
cominciando dalla vita in comunitá, senza cercare troppo lontano. Credo che
potete capire quello che sto dicendo...E, ancora, cosa significa per me credere
alla fraternitá e vivere questo appello come piccola sorella?
Penso che
cada uno e cada una di voi puó sentire dentro queste provocazioni, que mi
sembrano essere, in fondo, un invito a scegliere semplicemente la vita, e
quello che la rende davvero umana non solo per me, per noi, ma per tutti...E
credo che il nostro fratello Gesú ha saputo vivere questa scelta, teneva dentro
questo desiderio che ogni persona abbia la vita e la vita in abbondanza e lo ha
tradotto in parole e gesti molto concreti, camminando nella sua terra e non
senza fatica...
Allora
vorrei ringraziarvi per ogni gesto e scelta che state facendo in questo senso,
nel senso della vita, della giustizia, della pace, sono gesti che, e
questo lo credo profondamente, hanno un valore enorme e tengono in sé una
feconditá che non possiamo neanche immaginare...e il Vangelo ce lo
dice..parlando del seme, il piú piccolo, che nascosto nella terra diventa
l’albero piú grande, raccontando del
lievito che impastato e nascosto nella tanta farina tutta la fa lievitare o del
sale che in piccole quantitá da gusto ai cibi...
Carissimi,
adesso concludo: vi chiedo scusa per questa lettera che alla fine risultó cosí
lunga...E’ una lettera che mi é uscita dal cuore ed é impastata con la polvere
di questa terra, con i volti della sua gente, che mi/ci accoglie e con la quale
stiamo intentano cammini di fraternitá...
A ciascuna
e ciascuno un buon cammino...!
Valeria
sabato 8 dicembre 2012
Cena solidale del 24/11..Grazie a tutti!
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