"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

lunedì 10 dicembre 2012

Siamo in cammino, insieme


                                                                                           6 dicembre 2012

Cari amici di Nisshash,
         Come vi ha accennato e annunciato Giovanna, eccomi a raggiungervi con alcune righe, innanzitutto per ringraziare ciascuna e ciascuno, davvero personalmente per quello che fate, per quello che state portando avanti accompagnando e sostenendo i nostri passi in terre lontane e coltivando, dove vivete, quei germogli di giustizia, solidarietá e fraternitá che fanno bella la terra...
         Mi sembra cosí prezioso, oltre che essere importante, questo desiderio che vi abita di condivisione, di apertura a realtá lontane che a volte non trovano spazio nelle notizie dei mezzi di comunicazione e che sono difficili e delicate a livello politico e sociale e dove la povertá avvolge tutte le cose rendendo ancora piú complicata la vita delle persone. Ed é una povertá che spesso é il risultato di una ingiustizia planificata, che si esprime nel subdolo accaparrarsi delle ricchezze locali da parte di multinazionali o di grandi potenze straniere. In Paraguay sono soprattutto il Brasile, il Canada e l’Argentina e i grandi obiettivi sono le piantagioni della soja e di alberi di eucaliptus: si possono vedere estensioni vastissime di soya e numerose piantagioni di questi alberi che crescono rapidi, sottraggono molta acqua alla terra e la impoveriscono e che vengono usati per la produzione della carta.
         Ma tutto ció giá lo sapete bene...e lo conoscete meglio di me...

         I soldi che avete via via raccolto, con creativitá e impegno (che, per il basso valore che tiene il Guaraní rispetto all’euro, sono davvero tanti: 200 euros equivalgono circa a 1200000 guaraní, che corrisponde piú o meno a un salario minimo, quindi al salario di molta gente di qui) ci hanno aiutato a sostenere le spese dei viaggi, dall’Argentina al Paraguay e, all’interno del Paraguay, nel periodo in cui ci siamo spostate abbastanza per cercare un posto dove poter cominciare la comunitá e anche ultimamante, avendo dovuto andare a Buenos Aires per un incontro tra sorelle e per fare alcune pratiche e documenti. I mattoni e il materiale annesso per la costruzione del basamento della casa ci sono costati 150 euro, e altri 200 sono andati nella costruzione delle pareti. Nelle prossime settimane prevediamo di spendere piu o meno 1000 euro per le pratiche per ottenere la residenza temporanea, necessaria per poter vivere nel paese legalmente. Prezioso dunque il vostro apporto...grazie per aver dato del vostro perché questo inizio di fraternitá potesse avvenire! Grazie da parte mia e anche della Fraternitá tutta...
         Come potete ben immaginare la gran parte dei soldi che avete inviato non li abbiamo ancora spesi, per questo avremmo pensato di farli circolare e incanalarne una parte per sostenere altre comunitá nuove che stanno nascendo, come per esempio quella in Cambogia. Che ve ne pare? Per noi é importante che i soldi circolino, che trovino un uso senza accumularli, il desiderio, come comunitá sarebbe quello di condividere e distribuire secondo i bisogni piú che di risparmiare...
        
         Ma soprattutto vorrei ringraziarvi per qualcosa che io sento ancora piú prezioso della condivisione dei beni e che sento state e stiamo vivendo grazie a Nisshash, cioé il percepire che siamo in cammino, insieme, portando dentro un sogno, un desiderio (io lo sento cosí e cerco di raccontarvelo dal mio sentire) il sogno di ascoltare la voce dei piccoli della Terra, di quelli che il mondo dei potenti non tiene in conto e che subiscono oppressioni e violenze di vario tipo. La voce che sale dall’ Etiopia, dal Bangladesh, dal Paraguay, dal Sudan e da quanti altri Paesi travagliati al loro interno, e credo che si possa dire anche da Erba, Como, Milano con i loro contrasti sociali e economici, vero?...
         Sono questi piccoli e emarginati della terra e nelle varie geografie, che mi spronano a cercare cammini di giustizia, dove la semplicitá e la relazione fraterna possano darsi la mano, dove uno impara a dire no a quello che non gli é necessario e decide, dal profondo della sua libertá, di non lasciarsi ubriacare dalle molte cose, dove, come dice un salmo, non mi ricordo il numero, le armi si trasformeranno in falci e in aratri, gli strumenti della violenza in strumenti per il quotidiano vivere e lavorare. Sono loro che hanno suscitato in me domande come: di cosa ho realmente bisogno? quale é la mia parte di responsabilitá in questo squilibrio tanto evidente che c’è nel nostro mondo? che passo concreto fare oggi? quali sono le armi che mi porto dentro e che, piú o meno consapevolmente, sfoderero quando l’altro nella sua diversitá mi infastidisce e mette in questione le mie certezze? E questo accade cominciando dalla vita in comunitá, senza cercare troppo lontano. Credo che potete capire quello che sto dicendo...E, ancora, cosa significa per me credere alla fraternitá e vivere questo appello come piccola sorella?
         Penso che cada uno e cada una di voi puó sentire dentro queste provocazioni, que mi sembrano essere, in fondo, un invito a scegliere semplicemente la vita, e quello che la rende davvero umana non solo per me, per noi, ma per tutti...E credo che il nostro fratello Gesú ha saputo vivere questa scelta, teneva dentro questo desiderio che ogni persona abbia la vita e la vita in abbondanza e lo ha tradotto in parole e gesti molto concreti, camminando nella sua terra e non senza fatica...
         Allora vorrei ringraziarvi per ogni gesto e scelta che state facendo in questo senso, nel senso della vita, della giustizia, della pace, sono gesti che, e questo lo credo profondamente, hanno un valore enorme e tengono in sé una feconditá che non possiamo neanche immaginare...e il Vangelo ce lo dice..parlando del seme, il piú piccolo, che nascosto nella terra diventa l’albero piú grande,  raccontando del lievito che impastato e nascosto nella tanta farina tutta la fa lievitare o del sale che in piccole quantitá da gusto ai cibi...

         Carissimi, adesso concludo: vi chiedo scusa per questa lettera che alla fine risultó cosí lunga...E’ una lettera che mi é uscita dal cuore ed é impastata con la polvere di questa terra, con i volti della sua gente, che mi/ci accoglie e con la quale stiamo intentano cammini di fraternitá...
         A ciascuna e ciascuno un buon cammino...!
Valeria

sabato 8 dicembre 2012

Cena solidale del 24/11..Grazie a tutti!

Ecco qualche foto della cena solidale del 24/11 e il video di Sr. Maria Luisa che è stato proiettato nella serata. Ancora Grazie a tutti per la partecipazione!

In attesa...

In tanti!

La Band!

Gli Chef!