"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

martedì 2 febbraio 2021

Gennaio 2021

Fadjadougou, 25.01.21

Cari amici di Nisshash,

Vi scrivo con piacere dopo le feste e l’inizio dell’anno nuovo per rinnovare l’amicizia che ci lega da anni ormai.  Sono stati giorni di celebrazione del Natale come vedete dalla foto (la natività riletta dal vangelo di Luca e recitata con e per i bambini dei quattro villaggi più vicini al Centro di Fadjadougou: i pastori, la santa famiglia e l’angelo diritto in piedi, alla fine un piatto di riso con un pezzetto di carne a testa. Un Natale e un incontro pastorale in cui mi sono ritrovato a stretto contatto con i poveri.


I poveri, a volte vorremmo vederli chiaramente, per definirli e per risolvere con una bacchetta magica la sofferenza che portano, ma non è così…le povertà sono multiple e legate tra loro, toccano le persone e creano buchi nelle esistenze che non appaiono subito. Solo l’amicizia e la frequentazione aprono a un cambio di vita reale.

Ci troviamo nel 2021 e quando ero piccolo pensavo e dicevo le date pensando a come sarò cambiato e dove sarò nel 2021….  Così oggi guardandomi attorno e dietro di me ancora fatico a spiegarmi perché il mondo è così povero. Perché ancora il 70% della gente delle nostre piccole comunità sia analfabeta e firmi con una crocetta. Accosto comunità composte di giovani sposi (quasi tutti più giovani di me) veri lavoratori e con bambini piccoli, uomini e donne alla ricerca di una risorsa economica e di un pezzo di terra per vivere.

Questa è la fotografia del nord ovest della Costa d’Avorio, una composizione multicolore di etnie, di lingue di tradizioni e di danze comunitarie gioiose ma dentro un contesto difficile, di sradicamento, di scarsità di acqua e di varietà del cibo e tutti provati dalle malattie e dalla malaria che taglia le gambe e spegne la vita 

Vi scrivo che sono all’inizio, ma abbiamo già avviato con il vostro aiuto tante piccole attività e costruito le basi per una presenza che potrà dare voce e spazio alla dignità e al rispetto della vita di ciascuno (toilette e lavandini da piastrellare…sconosciuti nei villaggi):


Il salone degli incontri a fianco della chiesa con piastrelle e tra poco la pittura.

Il pozzo nuovo per l’acqua della missione che permetterà l’uso del vecchio pozzo alle case a fianco a noi e se funzionerà averne uno riservato per la missione grazie al sistema pompa ad immersione e pannelli solari già acquistati e da montare, frutto del vostro contributo. L’acqua è stata trovata a 7 metri speriamo.
Ora vi saluto con un abbraccio che possiamo darci via e-mail e Vi chiedo di continuare a non dimenticare i poveri nel vostro cammino di vita perché alla fine siamo proprio noi quei poveri bisognosi di amicizia e di fraternità vera. Ciao e grazie!
p.Luca