"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

martedì 30 ottobre 2012

Un saluto


Shire, 06.10.2012

Carissimi amici, 
Leggo dalla vostra email che è ormai prossimo l’incontro, ritardato per i vari impegni, ma ricco di tante idee, energie e desideri di bene. Avendo oggi la corrente e miracolosamente anche internet, sono contenta di potervi raggiungere.
Mi trovo ancora in India, dove ho accompagnato Lemlem e Mana le prime due novizie dell’Etiopia che vivranno il loro tempo di noviziato qui a Nadaikkavu, nel sud dell’India, nel Tamil Nadu, insieme ad altre 6 novizie indiane. 

Lemlem e Mana con la divisa indiana            
È una grande gioia per noi missionarie di Etiopia vedere come il Signore raggiunga i cuori anche servendosi di strumenti fragili come noi. Nella nostra Shire, dove tutti sono ortodossi e dove stanno crescendo in numero musulmani e protestanti, il Signore non smette di dichiarare il suo amore per ogni creatura e di dimostrarlo in maniera particolare ad alcuni affinché lo possano seguire nella loro vita, con entusiasmo e tanto zelo.
La sfida del noviziato interculturale è molto esigente, come è già evidente nelle piccole fatiche quotidiane di questo primo mese, (cibo fortemente piccante, inglese-indiano così diverso dall’inglese-etiopico, caldo e umidità mai sentiti in Etiopia) ma necessaria e vitale non solo per la nostra chiesa etiopica, ma anche per la nostra congregazione che sta vivendo un tempo di nuove fioriture sia in Asia sia in Africa e certamente per la Chiesa universale.

con l’abito tradizionale etiopico insieme alla maestra di noviziato e a tutte le novizie

Lemlem e Mana sono ragazze che insieme ad altre giovani hanno potuto vivere e gustare l’esperienza dei campi estivi con vari gruppi di volontari e anche con il gruppo di volontari della nostra Associazione. Ringrazio Dio per avere offerto a loro la possibilità di questo momento di crescita proprio alla vigilia del loro ingresso in noviziato: l’esempio di giovani motivate prima di tutto, rispettose e curiose della cultura etiopica, interessate alla storia del popolo abissino, alla sua situazione politica e sociale, ha lasciato un segno molto positivo in queste giovani etiopi, spesso ricurve e chiuse nella loro cultura, vittime di un sistema educativo poco sviluppato e poco incline a sollecitare il pensare, l’indagare, lo scoprire e il comprendere della realtà. L’esempio di un nuovo modo di vivere e di essere nel mondo ha permesso di aprire gli occhi e il cuore ad un nuovo modo di porsi nei confronti della propria situazione. Penso che questo sia un prezioso dono che l’Associazione ha fatto alla missione e che va ben oltre il condividere ricchezze materiali che pure ci sono state portate e in abbondanza, e che aiuta a promuovere e ad educare nel vero senso della parola. Missioni anche di un breve periodo, ma organizzate e animate da un senso di profondo rispetto e da un desiderio di comunione sono molto incisive ed estremamente utili nello svolgimento di una missione che talvolta, nel quotidiano, è chiamata ad affrontare momenti di stanchezza e di scoraggiamento.

Una gita prima della partenza per l’India

Insieme al mio grazie e a quello di sr Costanza, sr Linda, sr Marceline, di Lemlem, Mana, Fana, Rahwa, Sannait, Zebib, dei nostri collaboratori in particolare Teages e Abraha, e di tutti i bambini e i poveri di Shire, desidero ripetere il nostro invito a continuare questa collaborazione per crescere nel nostro essere Chiesa e Comunione.
Affido questo nostro comune cammino al Santo che ha portato la fede cattolica nella terra tigrina, san Giustino De Jacobis. Nel suo primo discorso alla gente di Etiopia diceva: “… tutta la vita che mi resta la voglio spendere per voi. Se siete afflitti, io verrò a consolarvi nel nome di Gesù Cristo. Se siete poveri, io verrò a consolarvi nel nome di Gesù Cristo. Se siete nudi, vi darò la mia veste per coprirvi, se siete affamati, vi darò il mio pane per satollarvi. Se siete ammalati vi verrò a visitare. Se volete che vi insegni quel poco che so, lo farò con grande piacere”.
Con lui mi sento di poter dire oggi: se volete che vi comunichiamo quel poco che siamo nella nostra debolezza, con gioia e per Gesù lo faremo, e apprenderemo da voi ciò che la vostro essere vorrà donarci.
Ed ora personalmente desidero ringraziare ciascuno di voi per la vicinanza, il sostegno e la preghiera per la mia mamma e la mia famiglia nel doloroso momento del suo ritorno alla casa del Padre. Ora la mia mamma, socia dell’Associazione e sostenitrice in mille modi della nostra missione ci assiste e ci accompagna nei nostri spostamenti e non cesserà di pregare per tutti noi.

Ancora un grande grazie e un augurio di ogni bene!
  
Un abbraccio in Dio solo! sr M.Luisa

venerdì 12 ottobre 2012

Masigott 2012

Ecco alcuni premi che saranno in palio con  il gioco della ruota alla Sagra del Masigott 2012. Non mancate!


Coperta e Natività

Cuscini

Lavanda

Vintage