"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

sabato 8 gennaio 2022

Auguri da p.s. Valeria

 

Milano, Natale 2021

 

Carissime amiche e amici di Nisshash,

mi faccio vicina a ciascuna e a ciascuno di voi con tutta la mia gratitudine, il mio affetto e i miei auguri! Ho visto gli oggetti del mercatino di Natale: bellissimi! Grazie di cuore per la vostra operosità tenace e perseverante che ci sostiene e incoraggia.

Mi faccio vicina a voi con una condivisione direi interiore... Infatti, non so voi, ma, in mezzo alla sempre più grande complessità e vulnerabilità che viviamo, sento come un imperativo a scendere verso il profondo, a lasciarmi interpellare, ad andare all'essenziale....

Eccomi allora con alcuni pensieri e domande che oggi la buona notizia del Natale di Gesù mi suscita, illuminando piano piano le mie giornate.

La buona notizia di un Dio che sceglie di entrare nella nostra umanità e nella storia, come un neonato, un bambino qualsiasi, fragile e bisognoso di tuttoMi suggerisce che non c'è debolezza,  fragilità che Lui non abbracci e possa riempire di senso.

E mi chiedo: quando sperimento momenti di grande vulnerabilità e debolezza, quando tocco la mia e la fragilità di chi mi sta accanto, quando guardo impotente la fragilità e il dolore del nostro mondo. , mi viene da alzare lo sguardo e di credere che non sono  siamo soli?

Oso tenere la porta almeno semiaperta perchè possa entrare Colui che sa dare un colore nuovo e una fecondità inattesa alla mia e alla nostra vita? Oso fare e rifare questo atto interiore di profonda fiducia?

La buona notizia di un Dio che è nato in viaggio e che ha mosso i primi passi in terra straniera, fuggendo l'odio di Erode. Mi suggerisce che non c'è dramma umano, nè sradicamento a causa di oppressioni subite, della povertà o dell'ingiustizia, che siano estranei al nostro Dio, estranei al suo sguardo amorevole, Lui che sempre cammina e sta dalla parte dei poveri e degli oppressi.

E mi chiedo: come guardo io a tutti coloro che sono costretti a fuggire l'odio e la prepotenza dei potenti? Provo a mettermi nelle loro scarpe, nei loro abiti? Provo a lasciarmi toccare e a farmi venire almeno il dubbio che le loro vite hanno qualcosa a che fare con la mia vita?. E magari cerco di informarmi un po' di più e provo a cercare luoghi in cui posso dare una mano concreta. ?

La buona notizia di un Dio che si è nascosto per 30 anni in un villaggio di periferia, crescendo come tutti in una famiglia e lavorando senza notorietà, facendo delle cose ordinarie di tutti i giorni un cammino di crescita davanti a Dio e agli uomini.

 

Mi invita a pensare che non c'è periferia esistenziale che Dio non scelga di abitare e che non c'è giornata che vivo, con il suo tran tran spesso così banale e ordinario, che Lui non scelga di raccogliere, benedire e custodire. Tran tran che diventa opportunità unica per seminare quel bene semplice e sincero, che sa dare speranza e respiro al futuro.

E mi chiedo: dentro questa nostra periferia milanese, dove vivo ormai da 5 anni, continuo a credere che è proprio nelle cose di tutti i giorni che abita Dio? Che è qui dentro che sono invitata a crescere, a fare del bene e a riconoscerlo attorno a me? Mi soffermo abbastanza su tutti quei segni di solidarietà, di fiducia rinnovata di cui siamo testimoni? So custodire quei gesti di pazienza nella grande precarietà, di lotta nonostante le tante frustrazioni e delusioni, che vedo in vari dei nostri vicini? So mettermi accanto e sostenere tutti questi lumicini silenziosi e portatori di speranza?

 Allora, avvicinandomi oggi alla grotta di Betlemme sento che, sì, ne vale la pena!

Vale la pena continuare a credere nella forza della fragilità riempita da Dio, vale la pena non rendere impermeabile lo sguardo di fronte alle troppe ingiustizie che feriscono e sfigurano la nostra umanità, vale la pena continuare a bene-dire il quotidiano più ordinario, perchè il bene trova lì la sua casa... nel silenzio, nella fedeltà e nella pazienza!

E' così che, di nascita in nascita, l'umanità si fa più bella e più umana! Cosa ne dite?

Gli amici e amiche di Puerto Yvapovo vi salutano e ringraziano di vero cuore... Sto aspettando foto e notizie recenti da quella terra amica che vi condividerò nella prossima lettera, senza troppo tardare, almeno lo spero....

Vi abbraccio!
Valeria piccola sorella