"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

lunedì 16 novembre 2020

Da p.s. Valeria...

Carissimi amici e amiche di Nisshash,

con tanta gioia vi raggiungo con queste righe, dopo alcuni mesi di silenzio…

Innanzitutto un caro saluto e un GRAZIE rinnovato a ciascuno di voi per quello che vivete e fate.

GRAZIE perché continuate con tenacia a custodire il cuore e lo sguardo aperti su mondi lontani e, in particolare, su realtà segnate da povertà, insicurezza, ingiustizia, disumanità… Non è così scontato in un tempo come questo che può rischiare di chiuderci un po’ nelle nostre frontiere e sui nostri problemi.

GRAZIE per la creatività con cui state lavorando anche in questo periodo difficile, in questo tempo di grande vulnerabilità e incertezza per tutti. Nell’impossibilità di vivere momenti aggregativi, come camminate e incontri, ammiro il vostro rilanciare ciò che vi e ci sta a cuore sfruttando altri mezzi e possibilità!

Il progetto di padre Luca e quello di Suor Maria Luisa trovo siano molto significativi e mi sembra così bello che possiamo dare il nostro contributo per andare incontro a bisogni così primari in zone povere o segnate da conflitti e violenze continue…

Rispetto al Paraguay ho parlato più volte in questi ultimi mesi con il padre Celso che mi aggiorna sulla situazione coronavirus da quelle parti. Per un Paese di 6 milioni di abitanti, 60000 contagiati dall’inizio della pandemia e 1300 morti sono molti e il numero di nuovi contagi finora non è mai diminuito… proprio in questi giorni aspettavano il picco… E certo la realtà degli ospedali e della sanità in generale lì, come in molte altre parti del mondo, è molto precaria e sicuramente non in grado di far fronte alla situazione. La regione di San Pedro non è stata molto colpita, essendo una zona piuttosto rurale, ma è anche vero che il lockdown tuttora in corso sta avendo conseguenze pesanti anche lì sull’economia delle famiglie…

In questo senso il padre Celso e la comunità di Puerto Yvapovo ringraziano per l’ultima generosa donazione che avete fatto, arrivata in un momento così critico. E mi dicevano la loro commozione nel pensare alla fedeltà con cui li sosteniamo anche in questo periodo che sanno difficile anche per noi e il nostro Paese. Un GRAZIE di cuore da parte loro a tutti voi!

Padre Celso e la comunità


La chiesa del villaggio è stata completata. Vi mando le foto recentemente ricevute. Hanno anche messo l’illuminazione e fatto un bagno, come si dice, moderno… tipo i nostri qui…. Vi devo confessare che mi colpisce la perseveranza con cui hanno portato avanti i lavori e la fierezza con cui ne parlano. Credo che la ricostruzione e abbellimento di questo luogo di culto, ma anche di incontro e luogo simbolo della comunità, significhi molto per la gente del villaggio. Penso sia stata per loro un’occasione importante per poter consolidare la stima e fiducia in se stessi e uno strumento prezioso per crescere nella loro identità comunitaria.

Chiesa

Interno chiesa

Viale chiesa illuminato

Casa

Bagno


Appena il padre Celso potrà viaggiare a Puerto Yvapovo stenderanno un progetto con l’equipe economica per utilizzare l’ultima donazione lì dove la gente pensa sia meglio oggi. Ci terranno aggiornati. Intanto ringrazio ancora ciascuno di voi e credo profondamente che, attraverso questi gesti piccoli o grandi di apertura e attenzione, attraverso i segni di fiducia e impegno portati avanti con perseveranza, attraverso le relazioni e i legami che si tessono tra persone lontane, attraverso il costante lasciarsi coinvolgere e interrogarsi da queste realtà, superando l’indifferenza e la paura …  il Signore continua a portare avanti il suo sogno di un modo di vivere che sia davvero all’altezza della nostra umanità.

E, nell’attesa di poterci incontrare, camminando con speranza e fiducia vi abbraccio! Valeria