"Da tutte le parti si sentono le notti e i giorni risuonare di forti richiami, nel respiro di migliaia di vite" (R. Tagore)

venerdì 13 settembre 2013

Grazie per aver riacceso i colori!

Shire, 2 Settembre 2013

Carissime Giovanna, Piera, Patrizia, Benedetta, Chiara, Camilla, Elisa e Greta e carissimi amici tutti, Ciao!
É bello pensarvi tutti insieme a ricordare e .... a scambiare le vostre impressioni e le vostre esperienze tra noi! Vi penso e sarò lì con il cuore.... e con queste parole, se network e corrente me lo permettono! Già, perchè da quando siete partite sembra che tutto si stia sfogando e perciò buio ed isolamento hanno preso il sopravvento! ... in un certo senso, meglio così! Sì perchè a luce di candela abbiamo potuto rileggere insieme, sr Costanza, sr Marceline e io questo mese trascorso con voi e ringraziare Dio per ciò che attraverso di voi ci ha donato.
Unanime è stata la considerazione che quest’anno il mese di oratorio estivo è trascorso rapidamente e senza nemmeno affaticarci un po’: la pace avete portato con voi, la pace ci avete donato e la pace ci avete lasciato! Grazie! Dico pace, ma forse potrei dire anche serenità, positività, desiderio di bene.... libertà, gioia.... forse, se volessi ordinare o meglio dare un colore a questi sentimenti che ci pervadono potrei proprio pensare all’insieme dei colori della vostra storia e scoprire così l’arcobaleno simbolo appunto della pace.
Non che fossimo nel grigiore della solitudine e dell’apatia, perchè la grazia di Dio si manifesta quotidianamente in questa terra di missione così ricca di sfide e di sorprese, ma i colori, un po’ per l’affaticamento, un po’ per alcune inevitabili delusioni, un po’ per sogni falliti, stavano diventando un po’ sbiaditi.
Grazie per aver ravvivato il ROSSO, colore dell’amore, dei legami più importanti e dei sentimenti più forti. La vostra testimonianza di gruppo, organizzatissimo, entusiasta, “elastico”, pronto alle sfide i ogni tipo ci ha fatto molto bene. Sin dal primo giorno, reduci dal lungo viaggio e dalla giornata di passaggio presso Abba Aristide, vi siete rese abili ideatrici di un pomeriggio un po’ oscurato da pioggia e vento.... e avete ridato speranza ai tanti bambini che si apprestavano ormai a ritornare nelle loro case. La vostra capacità di condividere tra voi e il desiderio di crescere insieme ci ha permesso di rinsaldare anche i legami tra noi, intendo dire noi tre suore e noi suore con le nostre giovani aspiranti etiopi! Ci ha permesso di riscoprire che lavorare insieme è più bello e più efficace.
Grazie per avere riacceso in noi il VERDE, colore della speranza: tutto intorno a noi e lungo le strade ha lasciato il colore brullo della terra arida e assetata dei mesi primaverili per assumere il colore più vivace del verde dei prati, segno di rinascita e di vita. Segno di nuova speranza per coloro che trascorrono lunghi mesi a lavorare la terra e  che ora vedono maturare i frutti delle loro fatiche... segno di nuova speranza anche per noi che cerchiamo di seminare i semi dei valori umani, del rispetto della vita, della non violenza, dell’onestà e che a volte abbiamo l’impressione di essere noi stesse “sbagliate” e non comprese: con voi ci siamo sentite invece ben capite e abbiamo sentito il sostegno della vostra condivisione di valori e di fede...di speranza!
Grazie per avere rispolverato MARRONE della terra, del mondo che ama i suoi figli ovunque essi siano. Corriamo un rischio, molto spesso senza nemmeno accorgercene, che è quello di isolarci un po’: la lingua, la liturgia, il calendario (oggi è il 27.12.2005 e stiamo per iniziare il nuovo anno 2006 il prossimo mercoledì), l’orologio diverso nel suo sistema antico e significativo, (perchè divide il giorno in 12 ore, le 12 ore della notte e le 12 ore del giorno), ma differente dal resto del mondo, ci spingono a volte a sentirci lontane straniere nella nostra stessa terra... grazie per aver riportato con forza il senso di appartenenza universale, per aver ridonato la nostra identità di cittadini del mondo.
Grazie per averci fatto riscoprire l’AZZURRO del cielo nelle nostre vite. É il colore più presente in noi e nel nostro popolo etiope: nel linguaggio più semplice e quotidiano è intriso di lode e di ringraziamento a Dio... è un dono bellissimo che ci porta sempre a rivolgere lo sguardo del cuore al nostro Creatore da cui tutto proviene. Il vostro stupore nello scoprire questo atteggiamento della nostra gente ha risvegliato la nostra attenzione verso un bene profondamente importante, un valore da sottolineare e far fruttificare.
Kemei adirki? Izghiaber imasghen = Come stai? Ringrazio Dio
Kemei natki sidra? Izghiaber imasghen = Come sta la tua famiglia? Ringrazio Dio.
Grazie per il calore del sole GIALLO che voi stesse ci avete donato: non abbiamo sentito così tanto il freddo dell’estate etiope quest’anno perchè nel cuore avevamo il calore dell’amicizia, del bene e della solidarietà che ci hanno permesso di accogliere nella nostra tavola tante persone in più.... (a volte lo spazio era molto limitato, sia quando il nostro vescovo Abune Tesfaselassie Medhine è venuto a visitarci, sia quando abbiamo accolto i volontari dei padri salesiani che pure avevano il desiderio di confronto e di conoscenza più profonda della realtà e del servizio, sia quando abbiamo accolto i vivaci torinesi, reduci dal deserto di Shiraro....), ma che soprattutto ci hanno permesso di aprire le braccia a tanti tanti bambini dalla vita difficile e ingiusta e di fare sentire loro che qualcuno li ama e li stima...
Grazie per i tanti colori che ciascuna di voi ha portato e lasciato dietro di sè: tutto ora è più risplendente e vivace... ai nostri nuovi occhi.
....Il nostro augurio che è preghiera è che anche voi al vostro rientro abbiate potuto guardare il vostro quotidiano con occhi nuovi, più luminosi, perchè ormai abituati ai colori straordinari della natura e della gente d’Etiopia. Così si potrà tracciare l’arcobaleno dell’amicizia, della solidarietà, del Respiro universale che parte da Erba per arrivare a Shire, e viceversa.
Grazie, grazie di cuore e .... vi attendiamo ancora!
Un forte abbraccio a tutti voi, sr M.Luisa